Sostenibilità di bioliquidi, biocarburanti e biomasse

Sostenibilità

Le direttive europee 2009/28/CE (RED) e 2009/30/CE hanno introdotto il concetto di sostenibilità come condizione necessaria affinché biocarburanti, bioliquidi e biomasse possano accedere agli incentivi, nonchè essere conteggiati per il raggiungimento dei targets nazionali obbligatori previsti dalle direttive stesse.

I criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi sono stati resi attuativi dal DM 23/01/2012, che definisce il sistema nazionale di certificazione per biocarburanti e bioliquidi.

Per accedere agli incentivi o per raggiungere il target di biocarburanti immessi annualmente al consumo, i bioliquidi e i biocarburanti utilizzati nell'Unione Europea devono rispettare, nell'intera catena di approvvigionamento, i criteri di sostenibilità, che comprendono:

  • la coltivazione sostenibile delle materie prime e la protezione della biodiversità;
  • la tracciabilità;
  • la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Cosa offriamo?

e3 affianca le aziende fino al raggiungimento della certificazione di sostenibilità offrendo consulenza in merito a:

  • predisposizione delle procedure per garantire la sostenibilità all'origine, la tracciabilità e la sostenibilità dei bioliquidi / biocarburanti;
  • predisposizione dei fogli di calcolo necessari per valutare le emissioni di GHG associate alla produzione dei bioliquidi e biocarburanti, considerando l'intero ciclo di vita;
  • assistenza nella qualifica dei fornitori di materie prime per bioliquidi / biocarburanti, verifica della documentazione fornita, anche in riferimento agli schemi volontari (es. 2BSvS, ISCC, RSPO-RED);
  • effettuazione di audit interni del Sistema;
  • emissione delle dichiarazioni di conformità / certificati di sostenibilità;
  • identificazione di strategie che consentano di ottimizzare la gestione dei bioliquidi / biocarburanti sostenibili.

A quali aziende si applica?

Il servizio è rivolto a:

  • produttori di materie prime (es. produttori di colza, soia, girasole) destinate alla filiera energetica e relativi centri di stoccaggio;
  • produttori di sottoprodotti / rifiuti destinati alla filiera energetica
  • impianti di trasformazione di oli e grassi destinati alla filiera energetica
  • trader di bioliquidi / biocarburanti, anche senza detenzione fisica dei prodotti.

Le FAQ del Ministero sulla tematica sono disponibili alla pagina http://www.minambiente.it/